giovedì 29 novembre 2007

solo per dire che sono tornata...

in realtà non è che sono partita. mi sono piuttosto allontanata...decisamente allontanata. non c'è stato un giorno in cui non abbia pensato al mio blog e soprattutto a quelli degli altri: chissà che cosa scrivono, chissà che cosa si scrivono. dopo tutto questo tempo sono un po' intimidita...come se dovessi chiedere permesso per entrare in casa mia. a proposito di casa, quello è ancora un problema aperto ma preferisco non parlare di quelle cose che non so risolvere e che mi fanno soffrire.
come sto?
arranco come al solito tra lavori, teatri (e qui non è che me la tiro!), case, scuole e mi perdo. mi perdo in questi percorsi in cui vorrei almeno un po' trovarmi. ingrasso e decado ogni giorno un po' in uno spazio-tempo sconfinato.
comunque adesso voglio mettermi un po' in paro e leggere tutti i bei post che mi sono persa e poi mi farò risentire.

giovedì 25 ottobre 2007

da dove veniamo noi (?)

E certo che lo scrivo anche io che sabato 27 ottobre, ad Umbertide, presso il centro culturale S. Francesco, alle ore 18.00, c'è la presentazione in anteprima del libro curato da Giovanni Pannacci, "Da dove vengo io", una raccolta di quindici scrittori (tra cui lo stesso Giovanni, Barbara ed io) che raccontano l'Umbria. La presentazione, con l'editore e tutto, avverrà nell'ambito di Umbria libri a Perugia il 10 novembre.

venerdì 19 ottobre 2007

premestrualità

Solita sindrome che non ci credo quasi più tanto è convincente. Infatti mi annebbia a tal punto da credere che sia irreversibile e non temporanea. E mi annoia anche un po'. Perchè io lo so che nasce da un conflitto, che è sempre lo stesso da sempre, con la mia femminilità. E' che suona così banale a dirlo come a scriverlo. Conflitto che si traduce in conflitto con il mondo e con gli altri quando le condizioni mi risultano avverse. Quando non coincidono le mie intenzioni con le mie azioni. Quando stridono le mie emozioni.
Ed è solo l'inizio! E sono giorni difficili al lavoro. E sto pochissimo a casa. E manco ce l'ho una casa che in questi giorni sto a La Goga da Guido e Ilario che neanche ci sono perchè a Gubbio per AltroCioccolato. E come mi sento sola! E non so che indossare sabato prossimo per la presentazione del libro. E vivo accampata da settimane. E lavo sembre gli stessi indumenti con l'ansia che non si asciughino per l'indomani. E prima di un paio di giorni mica ci riesco a recuperare un po d'abiti a casa nuova. E quelle castagne che ho messo sulla stufa quanto cazzo ci mettono a cuocersi!? E mi viene da piangere.

Ho mangiato quelle castagne. Le più grandi han finito di cuocersi intanto che mangiavo le piccole. Va un po' meglio, sento già la serotonina in circolo.

martedì 16 ottobre 2007

un falò andato in fumo...e salsicce

No, un attimo...la giornata da Pat Cost c'è stata, ieri, è stata bella, pochi ma siamo stati bene.
1) non tutti avevano inteso che ognuno avrebbe dovuto portare qualcosa da mangiare o bere
2) ci sono state diverse defezioni
3) non abbiamo fatto il fuoco, un po' per pigrizia, un po' perchè alla fine mi è bastato essere lì in quella compagnia.
marica vincenzo giulia barbara+1 ilaria mario ilario antonella peppe&erminia patrizia l'amico di patrizia che assomiglia a robert de niro che ha ospitato le salsicce nel barbecue e noi nella taverna atelier della moglie che è un artista che fa performance.

martedì 2 ottobre 2007

sefapestanponsieme

Falò o non falò
si beve
si mangia
si passeggia per la piana di Bevagna.

Poi, quando è l'ora del fuoco
chi vuol bruciare
bruci
chi vuol donare
doni
e chi vuol guardare
guardi.
Se fa' pe' sta 'n po' 'nsieme.

...a casa di Patrizia.
domenica 14 ottobre - h15 (circa)
ma anche prima a chi gli va.



domenica 30 settembre 2007

zavorre.

Da diversi mesi mi sono imposta di interrompere l'acquisto compulsivo di libri, almeno fino a quando non avessi superato il blocco alla lettura che mi afflige oramai da diverso tempo ma che non mi ha mai impedito di acquistarne o farmene prestare di nuovi con la (auto)promessa che prima o poi li leggerò. E' andata piuttosto bene: fatta giusto qualche scivolata. Mi hanno aiutato la precarietà economica e l'assillo continuo dovuto all'ansia per il mutuo e il fatto che non avevo più posto in libreria-mensole-scaffali-scrivania-etc. Non è che ne abbia milioni di libri ma io tendo alla conservazione (senza uso) in generale anche di riviste, opuscoli, brochure, appunti, penne e pannarelli, matite e cere colorate, tempere, portacandele, candele, fermagli e della dispensa avevo già parlato quindi non mi ripeterò. Un po' di tutto, insomma. Esclusi i libri, troppo poco, però, adesso che sto facendo i pacchi per traslocarli in casa nuova, per dividere per categorie. I porta candele e simili finiranno con la roba della cucina; i fogli e tutte le cartelle dei convegni e corsi vari faranno compagnia ai cd musicali; creme e cianfrusaglie da bagno dovranno ospitare materiale da disegno.

Il proposito del falò, nato dal desiderio-bisogno di eliminare il superfluo, vecchio e inutile, mi si sta ridimensionato davanti agli occhi, ma non ci rinuncio: IL FALO' SI FARA' e mi sto organizzando per SABATO 6 OTTOBRE.

Una cosa di sicuro a alto contenuto simbolico è il fatto che conservo le scarpe. No, niente sindrome di cenerentola, credo. Io non è che acquisto scarpe che metto una volta e che poi rimangono a prendere polvere in attesa di un altra giusta occasione. Io di scarpe non ne ho molte e le uso tutte (fino a logorarle talvolta) e, più le ho messe e usate, meno riesco a staccarmene, e, anche non potendo più indossarle non riesco buttarle...

E' che ho bisogno di spazio interiore per fare spazio ad un rinnovamento e invece mi dilato io e tendo ad accupare altro spazio fuori.Se è questo il mio salvagente sarà il caso che io impari a nuotare...o cominci ad andare in bicicletta!

lunedì 24 settembre 2007

ah, per il falò:

(passerà settembre)
Probabilmente nel primo fine settimana di ottobre, in un giorno da definirsi tra venerdì, sabato e domenica.
A casa di Patrizia Cost. a Bevagna.

carogne e vespe carogne

(primo post un po' scientifico)

Le api fanno il miele, pungono di rado e, se pungono, poi perdono il pungiglione e muoiono (e qui credo ci sia stata una defaiance del Creatore) e comunque sono utili appunto perchè permettono l'impollinazione incrociata (eh?). Ma le vespe...?
Stamattina, mentre passeggiavo e giocavo con 11, lui (oppure esso, come più si addirebbe a animali e cose!?), grazie al suo fiuto radar, mi ha svelato uno spettacolo davvero raccapricciante: una talpa, morta messa di lato con in evidenza una zampetta scavatrice rosa e ciccia che mi pareva una manina, aveva una lacerazione che lasciava scoperto il costato ancora rosso di sangue e carne e che fungeva da varco a sei-sette fameliche vespe che succhiavano avidamente le carni della povera talpa.
Ecco...non me l'aspettavo. Chiaramente, mi rendo conto che la talpa dovrebbe essere morta per cause naturali oppure per via di un qualche altro animale (se non addirittura per una faida tra simili!...a questo punto) e non certo uccisa delle vespe, che se la saranno trovata già bell'e morta e succulenta, riversa a pancia all'aria e con un buco sull'addome ma...questo episodio non rientrava nel mio (dis)ordine di idee. Non che ne avessi di precise riguardo le vespe a parte, certo, poca simpatia per via di qualche puntura ricevuta.
Per la rilevanza della (mia) scoperta scientifica avrei pure fatto una foto ma (fortunatamente?) non avevo il telefono. Mi sono limitata ad avvicinarmi il più possibile, fino a quando un paio di vespe hanno distolto l'attenzione dal cadavere per ronzarmi in torno, alchè ho ritenuto sensato dovermi allontanare.

Tornata in casa mi sono premurata di fare una ricerca per scoprire che

Le api e le vespe appartengono all'ordine degli imenotteri (ali membranose).Gli imenotteri comprendono molte specie utili, solo poche specie sono dannose perché fitofaghe.*

Allora, passi che debbano mangiarsi qualche ragnetto, mosca, farfalla, bruco,...ma una talpa?! Del resto poi, non mangiamo anche noi carogne di animali più grandi noi (p.e.: maiali obesi, bovini, cavalli...) e non costringiamo i nostri animali domestici a fare lo stesso? Sembra così innaturale, se ci penso, anche se la scena di questa mattina dimostrerebbe il contrario.

Mi sa che ritorno ad essere vegetariana.

*Il fitofago si nutre prelevando il contenuto di singole cellule o erodendo parti porzioni di tessuto o sottraendo liquidi interni.
(ma fito non fa riferimento al mondo vegetale? o anche quello animale?)

sabato 22 settembre 2007

chi ruba i bambini a chi

(primo post un po' politico)

I signori e le signore del nostro Comune di Perugia arrancano per non lasciarsi sommergere dall'onda politica che sta attraversando il Paese e che sta finalmente rivelando come vittime di tratta e sfruttamento minorile quelle che vengono percepite fastidiose, scomode e moleste presenze. Assessori e Dirigenti del nostro Comune di Perugia si sono accorti del cocente problema dei giovanissimi mendicanti rom, zingari, romeni e slavi che accattonano e rubacchiano per la città, come se fossero arrivati dal giorno alla notte senza alcun preavviso e non come se queste fossero delle costanti o periodiche presenze delle quali, certo, non si può negare l'aumento. I signori e le signore del nostro Comune di Perugia ora hanno a che fare con una popolazione per lo più nomade e senza fissa dimora, con legami familiari estranei e dubbi, ma anche con famiglie che abitano delle case e addirittura con capi famiglia che lavorano. Sembra impossibile però attuare delle distinzioni tra chi effettivamente sfrutta e chi no, chi abusa e chi no, chi tratta e chi no, i propri figli e quelli degli altri. Il chi no è un insieme di sfumature a noi incomprensibili e spesso inaccettabili quando parliamo di zingari, ma necessarie poichè nelle loro culture pare consuetudine che i bimbi facciano questo (accattonaggio e furto) e che l'attività dei più piccoli integri (e/o nasconda?) i ben più (o meno?) proficui giri d'affari dei grandi. D'altro canto nella nostra cultura e nel nostro immaginario pare non concepibile che possano fare altro, poichè occupano già un posto ben preciso da decenni, da secoli, da sempre: un posto che prima che a loro apparteneva a qualcun'altro e nel quale, caso mai dopo di loro, ci riserveremo di relegare chissà chi.
Lavorando io con altri colleghi nel servizio di Pronta Accoglienza Minori del Comune di Perugia, al quale da anni vengono affidati i minori in questione da questura e caserme e comandi vari, per riaffidarli a (seppur sedicenti) parenti e genitori, non vorrei sentirmi una ladra di bambini, dal momento che l'assessore Tal de'Tali ha detto alla dirigente Caia che ha detto all'assistente sociale Tizia che il servizio deve vagliare e verificare se i rapporti di parentela sono effettivi oppure no e pertanto non può riaffidarli a nessuno ma tenerseli nella sottospecie di comunità (di Pronta Accoglienza, appunto) contro la loro volontà e con quasi nessuna prospettiva o proposta decente fino a quando, se non sono già riusciti a scappare dalla finestra, il sedicente parente mostrerà il documento d'identità più vero che c'ha a chi di dovere.



Adesso, i signori e le signore del nostro Comune di Perugia mica pagheranno gl'anni di superficialità e mancanza di volontà politica nell'affrontare e capire la tematica rom, e di effettuare opportuni interventi, rischiando di praticare ancora proprio quell'angoscia che da sempre accompagna e caratterizza la presenza degli zingari? Il furto di bambini.

martedì 18 settembre 2007

pronta per cominciare

stranamente contenta di essere tornata a perugia. ospite alla goga per questa prima notte. certa che domani sarà un buon risveglio.

lunedì 17 settembre 2007

32 (trentadue)

tanti auguri a me
tanti auguri a me
tanti auguri cara me
tanti auguri a me!

domenica 16 settembre 2007

Micro


Bruco è bello

mercoledì 12 settembre 2007

Macro


il bianco è IL BIANCO

sabato 8 settembre 2007

vita da cani (...e altri animali)

Domattina parto per Courmayeur. Vado da mia sorella Rossella. Parto con Guido. Porto anche 11. Fino a poche ore fa 11 era destinato ad essere ospitato da Antonella che carinamente aveva accettato di farlo, così avrebbe anche fatto compagnia alla sua Cleo. Ma alle tre mi ha chiamato Ross perchè la sua amica Silvia, che abita in una frazione da quelle parti, si è proposta di ospitarlo lei durante questa settimana lassù. Il motivo per cui 11 non può stare a casa di mia sorella è che lei ha già un gatto ed è piuttosto malato: ha avuto un tumore che gli è stato asportato e adesso sta assumendo dei chemioterapici. Non è il caso di stressarlo troppo, poverino. Quindi questa novità mi ha risollevato. Sono sicura che 11 sarebbe stato ben bene in compagnia di Cleo e Antonella, ma io...-oh, che devo dire?- so che mi sarebbe mancato con quel caratteristico concentrato di odore canino. Guido è rimasto un po' indifferente alla notizia, credo che non capisca la mia dipendenza dal mio cane. Inoltre contava sul fatto che non avrebbe così potuto appestare la sua auto con il già menzionato intenso odore, ancor più forte dopo una bella passeggiata.
Quindi lo porteremo in giro con noi durante il giorno e poi a nanna da Silvia. Silvia ha avuto per diversi anni un cane della prateria (che non è un cane ma un roditore simile ad un topone ma più soffice) che però passato a miglior (?) vita, quindi non le dispiace avere 11 in giro per la sua piccola casa.
Mi rendo perfettammente conto che nel suo insieme il quadretto dal titolo Giovane zitella con animale (Anonimo 2007) potrebbe apparire un po' patetico, ma questa è la realtà e devo accettarla dignitosamente.

sabato 1 settembre 2007

falò di settembre

E' già settembre.
Ecco l'argomento non appena si chiude un agosto e si apre un settembre. In genere lo si sposa con quest'estate è volata oppure fa già buio prima. E qualcuno pensa già al Natale.
E' già settembre per me significa fare i conti con me stessa e con l'ultimo anno trascorso, ripensare alle mie scelte e prepararmi ad un nuovo ciclo.
Settembre è il mio mese perchè io sono nata in settembre, per l'esattezza il 17 settembre 1975.
Non starò qui a dire quanto mi piace, che è il più bel mese, che ci regala fichi e uva che sono tra i frutti più zuccherini e calorici, che ha dei bei colori e che poi arriva l'autunno. No, non starò qui a dirlo.
Scrivo piuttosto che settembre mi serve per ripartire e devo usarlo bene, usare al meglio, perchè mi aspetta un fase impegnativa che non so quando avrà termine. Sento che questo settembre è un confine e sento di doverlo attraversare serenamente e con rispetto. Ripongo sempre fiducia nel settembre perchè è il mese in cui per me è cominciata la vita e ho bisogno di crederci...Nella vita, intendo.

E poi a fine mese trasloco quelle quattro cose che mi saranno rimaste dopo che sarò riuscita a gettare tutto l'inservibile ciarpame accumulato negli anni.
Oggi sono andata a trovare Angela e Daniele e sono rimasta a pranzo. Li ho trovati affiatati e in forma. Soprattutto Daniele che è in piena fase falò dal momento che si è deciso ad eliminare così le tante cose che, negli anni, Angela e la sua socia de Il Bruco hanno accolto e raccolto nel casolare. Credo che aver delegato a lui questa cosa farà molto bene ad Angela perchè, facendole più spazio intorno, le restituirà un po' di quell'aria che le manca.
Credo che chiederò ad Angela e Daniele se mi ospitano per fare un falò e gettare sul fuoco tutto quello che c'è da bruciare. Anzi, voglio fare un falò collettivo al quale potrà partecipare chiunque abbia il desiderio e la necessità di bruciare qualcosa. Sarebbe interessante coinvolgere amici e amici di amici, anche se hanno una sola cosa da bruciare. In tanti hanno qualcosa da bruciare. Per far spazio a qualcosa di nuovo.
Da questo momento apro la campagna di adesioni.

domenica 26 agosto 2007

passi avanti

Ieri ho camminato. Mi ero quasi abbandonata alla pigrizia domestica, ma poi mi sono vestita, ho messo le scarpe da ginnastica e sono andata. Ho camminato per un po' più di un'ora e ho sudato ed ero soddisfatta. 11 era assai felice perchè da tempo oramai si accontentava di passeggiate striminzite vicino casa. Invece ieri siamo andati a Castel del Piano e ogni tanto incontravamo fagiani, biscie, sonori cespugli in movimento che nascondevano chissà quale bestiola. Essendo 11 un cane, trova tutte queste cose molto interessanti. Siamo passati per il bosco dove c'era un'abbondanza di cacche di cavalli che lui prontamente annusava.
Camminare mi riattiva il pensiero. Infatti ieri ho pensato ad alcune cose che mi stagnavano da un po' in testa e alle quali dovevo dare forma e verso. La vacanza con G da mia sorella, il trasloco da realizzare, il percorso teatrale per ragazzi che comincio tra un mese, la dieta.
Ovviamente sarà necessario camminarci ancora un po' sopra tutte queste cose, ma hanno già intrapreso una direzione risolutiva e credo che con la passeggiata di questo pomeriggio farò ulteriori passi avanti.

sabato 25 agosto 2007

Il cielo sopra le more

Emozione! Che emozione, questa l'ho caricata con la rete mobile
...da dentro casa, però.
Certo che ora sarei anche pronta per partire, che ne so, per Ognidove!
Ma è che so' così sedentaria!

venerdì 24 agosto 2007

more in mano
more in ramo



Il tempo delle more

(oppure Ricchi rami di rovi di more)

Un paio di giorni fa ho fatto un giro nel giardino dietro casa di via Tuderte e ho scoperto con gioia che in un tratto della rete di recinzione erano invischiati rovi di more. L'hanno scorso non me ne ero accorta, strano.
Pendevano dall'alto ricchi rami che si offrivano elegantemente.
Dal momento che le more mi mandano in sollucchero, ne ho fatto una copiosa scorpacciata.

Nella casa a San Mariano, quella dove ho vissuto dai quattro ai quattordici anni, quella dove ad oggi ho abitato di più, quella dove ancora ha luogo la maggior parte dei miei sogni, mio padre, vicino all'altalena, aveva fatto piantare un cespuglio di lamponi e uno di more senza spine.
In estate con le mie sorelle seguivamo la maturazione dei frutti. Un po' per mangiarne, un po' per farne marmellata.
Sotto lo stretto controllo di mamma, producevamo una marmellata quasi priva di semi, poco densa, intensa, poco dolce e deliziosa. La mangiavamo con le fette biscottate o con il pane di Ellera che quando era fresco affondavi i denti nella mollica e il palato era il primo a goderne. Dopo la merenda andavo in bagno per vedere allo specchio l'effetto dei denti colorati di viola.
Ora il ricordo di quei due o tre vasetti di marmellata quasi cancella le sofferenze di quelle estati, di quegl'anni e di quelli a seguire. Quasi.

Quando incontro delle more non riesco a staccarmene e queste dietro casa erano dolci, mature, grandi e soprattutto mi avevano sorpresa. Un po' perchè non sapevo che lì ci fossero dei rovi, un po' perchè ogni estate dimentico quando è il tempo delle more. Forse luglio, forse agosto.
Agosto, la seconda metà.

martedì 21 agosto 2007

murales

OHMMAMMA, il declino del blog. MAI!

eccomi qui, subitamente a scrivere. avrei voluto aspettare la foto dello spettacolo, ma l'unica digitale che ho fatto, attualmente è in sicilia (è un po' complicato...e ci sono troppe persone coinvolte). appena rientra terrò fede alla promessa.

intanto devo dire che la mia autostima fa passi da gigante, nel senso che in questi ultimi giorni, settimane, mesi, ogni tanto mi arriva un complimento, una conferma, una proposta, una risposta. e se metto tutto in ordine sparso (che in fila è più noioso) mi appare un grande quadro colorato, armonico, in movimento (forse un murale?). ancora da rifinire in qualche sua parte ma promettente.

non vedo l'ora di mostrarlo a tutti.

sabato 11 agosto 2007

scàmpoli

Stasera dovrebbe esserci lo spettacolo una storia quasi rusticana lungo l'acquedotto e spero che la pioggia ci risparmierà.
C'è il cielo coperto e grigio. Piove a intermittenza. La temperatura si è abbassata considerevolmente.
Ieri abbiamo fatto le prove. Mi è piaciuto fare le prove su e giù per le scale della conca, con frondini che urlava, qualcuno che non capiva, o che non sentiva e con i passanti, molti turisti che non capivano, si fermavano (per curiosità ma anche perchè in alcune scene il passaggio era ostruito e non osavano mettersi in mezzo), capivano e guadagnavano un'espressione soddisfatta e divertita per essersi trovati nel mezzo di un evento.
Per l'occasione, dato che nel tubo nero dell'anno passato non entro neanche a parlarne, mi sono fatta fare un abito da mammà. In una delle tante scaotole e valigie che custodiscono improbabili futuri vestiti da circa trent'anni in qua, aveva uno scampolo di stoffa nero con delle margherite rosse e bianche. In men che non si dica me lo ha cucito addosso in stile anni 50 o giù di lì.
Credo che la costumista non abbia gradito il cambiamento (perchè sarà anche teatro d'innovazione, ma...) però c'era solo d'adattarsi dato che erano sprovvisti di costumi di ogni genere.
A parer mio e di mammà il vestito è più che adatto all'eleganza del personaggio e anzi gli attribuisce una nota di colore che lascia intravedere, sotto lo spolverino color panna, una vivacità che l'anno passato non aveva.
...sì, credo proprio che seguirà foto.

giovedì 9 agosto 2007

c'è odore di pioggia

mi piace,
è un odore rassicurante e leale.
fra poco pioverà
e da qualche parte qui vicino già sta piovendo.
l'odore della pioggia, d'estate, arriva ad annunciare la pioggia.
ti invita a cercare un riparo
ti suggerisce di ritirare i panni stesi ad asciugare
ti consiglia una coperta vicino al letto stanotte
l'odore della pioggia è un languido sollievo.

venerdì 3 agosto 2007

riflessione sull'onestà e sulla pancia piena

ieri mi hanno approvato il MUTUO! ...AAAAAAAAAAAAAAAAAAH!
dovrò abituarmi a vivere con meno del necessario, concedermi poco più che niente e andare avanti con il rischio che se non ce la faccio mi espropriano la casa. così la smetto d'inseguire 'sti sogni borghesi!
intanto la casetta (che è un appartamento 58mq con giardino e ingresso indipendente) cresce. stamattina sono passata al cantiere. ma siamo un po' indietro con la tabella di marcia dei lavori. il costruttore, che è mio padre, ha detto che la colpa è dei pittori che non hanno ancora cominciato gli interni. ne ho anche visto uno. un napoletano piacione con gli occhi blu che mi fa slittare il trasloco di un mese. dopo sono andata a pranzo con mio padre, il costruttore, in un ristorante lì vicino: sala quadrata , ampia e spoglia, tavoli di traverso con tovaglie rosa di traverso, grandi finestroni che guardano il fuori, su un terrazzone con altri tavoli tutto intorno (mi ha ricordato tanto quello, pieno di camionisti, in cui ci fermammo con la PatCost e la Ba, una volta di ritorno da roma). gli avventori erano per lo più operai in pausa pranzo. la signora che prendeva le ordinazioni e che serviva, probabilmente la proprietaria, era una bionda con poca voglia di sorridere. abbiamo mangiato veramente bene. 2 spaghetti con vongole e cozze, 2 porzioni di pollo ruspante, un'insalata mista e zucchine trifolate, acqua, 2 caffè. 30€. mi è sembrato eccezionale, tant'è che ho pagato io. voglio dire: 15€ per un pasto completo al ristorante, con un primo di pesce e il pollo ruspante (per di più buono) mi è sembrato un prezzo davvero onesto.
ho immaginato subito che sarei tornata lì con la Ba e G detto P e che loro avrebbero apprezzato quanto me l'ottimo rapporto qualità prezzo dell'esercizio. solo dopo ho riflettuto che d'ora in poi manco più il ristorante onesto potrò permettermi.

giovedì 2 agosto 2007

qualcosa da dire

...qualcosa da dire in questi primi giorni d'agosto.
ah, sì, sono inquieta e irritabile. me la prendo con le persone più vicine (poche per fortuna).
sono piuttosto brava ad allontanarne.
ho lasciatol'unità di strada definitivamente. casamia e invasa da piccole e noiose farfalle. devo cominciare al più presto a fare pacchi scatole e valigie perchè a fine mese cambio casa, non a causa delle farfalle ma perchè ne ho comprata una che probabilmente dovrò fare i salti mortali per mantenere. sto cercando un qualsiasi secondo lavoro, ovviamente in nero. non mi sento pronta per affrontare la vita in genere, per le scelte e le conseguenze. ho finito di scrivere un racconto che credo abbia un bel senso e che spero piaccia. amo mia madre, le mie sorelle e quella meraviglia della mia nipotina Thea. mi sforzo di non essere patetica.

sabato 28 luglio 2007

parallele

ieri sera in piazza IV novembre per il festival del fado una platea su sedie recintate e culi in piedi tutto intorno apprezzavano i musicisti seduti su altre sedie sulle scalette del duomo.
sono con la B che già ha scambiato parole sulla serata con l'assessore alla cultura. poco più in là inizia un altro spettacolo di due (credo) marocchini, (probabilmente) spacciatori e (sicuramente) sotto l'uso di qualche sostanza. uno alla guida di uno scooter sembra voglia impedire che l'altro più piccoletto gli tiri via il mezzo da sotto il sedere. dopo sembra che sia proprio il primo il più cattivo. parlano in arabo ma, più che altro, a noi che non siamo vicinissime, giunge la comunicazione non verbale che i dua hanno messo in scena, totalmente incuranti della quantità di gente intorno a loro. la dinamica non si esurisce subito, i due si spingono, si strattonano, si allontanano, poi si rispingono, strattonano, allontanano e ripigliano un po' di volte senza incrementare il livello di pacata violenza che hanno adottato. l'assessore guarda la scena e parla al telefonino (con le forze dell'ordine?), i musicisti del fado lassù suonano il fado, un ragazzo con un teleobiettivo tenta di fotografare la lite, qualcuno disprezza, altri ignorano. la contesa, forse proprio dello scooter, termina quando il cattivo, che aveva mantenuto il casco in testa, prende per la maglia il piccoletto, lo spinge fino al muro e, invece di accoltellarlo, come oramai credo possibile, ci parla ancora un po' in maniera apparentemente persuasiva per poi lasciarlo lì, raggiungere lo scooter e ripartire con quell'altro che gli urla qualcosa dietro fingendo d'inseguirlo (ma più perchè il pubblico se lo aspetta che per reale intenzione).

lunedì 23 luglio 2007

pittoreski

ohmmioddio! c'è 'sto film su canalecinque su 'st'americana-scrittrice che divorzia, fa un viaggio in toscana e a cortona compra una casa-mezzo-rudere da una nobile. comincia a frequentare tutta una serie di pittoreschi personaggi, di seduttori latini e operai polacchi (che forse è la cosa più interessante del film)...orribile, scontato è dire poco o forse troppo. brutto, sì, brutto. c'è pure una comparsata di monicelli. romanticismo affettato come mortadella. scadente.
per fortuna domani devo svegliarmi presto e questo mi fornisce una scusa per andare a letto fra un po'. altrimenti sarei anche capace d'aspettare la fine per rincuorarmi quando incontrerà l'amore. e se non incontrerà l'amore incontrerà almeno se stessa. una vera lezione di vita.

con mio grande stupore, mentre scrivevo le ultime 5 righe, l'americana-scrittrice fa una gita a roma e, per sfuggire a tre coatti che, nel tentativo di rimorchiarla, la inseguono per le vie della capitale, si scontra-incontra con l'affascinante marcello che altro non è che raul bova. continua con lui la gita fino a positano per altri luoghi assai pittoreschi...e ci scappa pure la ricetta del limoncello!
sono pronta per andare a dormire.

giovedì 19 luglio 2007

inconvenienti

In troppi, oggi, penseranno, diranno o scriveranno che fa troppo caldo. Al limite del sopportabile.
Il povero 11 se ne sta sulla sua brandina quasi esanime. Qualche rumure da giù lo desta ma ha appena la forza di rompermi i coglioni per supplicarmi di farlo scendere in cortile e vedere cosa succede, poi desiste. Mi lecca svogliato un po' i piedi e si butta sul fresco pavimento. Mi fissa interrogativo. Sul troppo caldo, credo. Lo guardo senza risposte. Si rialza e si ributta sulla brandina.

11 adora leccare i piedi. Di chiunque. Predilige i miei. Innanzitutto perchè sono l'umana che lo ha adottato e in secondo luogo perchè sono quelli più spesso a sua disposizione. Fin da quando era cucciolo.
I primi mesi mi infastidiva un poco ma accettavo di buon grado anche perchè taluni (esibendo grande esperienza) mi rassicuravano: è una cosa da cuccioli, crescendo gli passa e altre cose che si sono rilevate inesatte. Credo che abbia proprio sviluppato una dipendenza dai (miei?) piedi, una sorta di nevrosi.
La veterinaria mi ha addirittura detto che alcuni cani lo fanno con se stessi, leccandosi le zampe e altre parti fino a spellarsi, in maniera davvero ossessiva. L'unico soluzione è provare a "curarli" con dei farmaci inibitori.
Ormai da più di un anno, in genere la sera, concedo ad 11 la sua dose quotidiana di piede. Mi immolo per scongiurare l'uso di psicofarmaci poichè è contrario ai miei costumi. Adesso non mi infastidisce come prima, magari è un po' sconveniente quando ci sono altre persone, se non sono preparate alla cosa, ma non mi disturba più. E' solo uno tra i diversi inconvenienti del condividere spazi e tempi con un animale.

E' arrivato il momento di una passeggiata. Non faccio in tempo ad alzarmi che lui è già alla porta pronto a seguirmi e grato, nonostante il troppo caldo

lunedì 16 luglio 2007

collezionista d'ansia

Comprare libri senza leggerli.Colori senza mai dipingere. Vestiti mai indossati. Cibo che poi verrà buttato o che se ne sta lì a guardarti svogliato ogni volta che apri la dispensa.
Infatti controllando la mia dispensa mi sono accorta che raccoglie un capitale in scadenza o già andato a male: prodotti di una certa qualità come alimenti biologici, etnici, integrali e che fanno tanto bene. Scaduti.
Uno dei motivi per cui lascio scadere il cibo è che ne compro troppo e uno dei motivi per cui ne compro troppo è che...mi placa l'ansia. Prima che smettessi di cucinare non lasciavo scadere il cibo: invitavo qualcuno, in modo da avere una scusa per smaltire, cucinavo le quantità adatte a una famiglia allargata di tipo contadino e al massimo buttavo gli avanzi dopo qualche giorno di frigorifero. Anche cucinare mi placa l'ansia, ma adesso non cucino quasi più e il 50% della mia ansia se ne sta in dipensa ad aspettare di essere cucinata.
Comunque anche avere una collezione di alimenti mi tranquillizza in quanto so che, se mai mi venisse voglia di cucinare, potrei scegliere tra una varietà di ottimi prodotti...sempre che non siano scaduti.
Uno dei motivo per cui non cucino più è che non sto quasi mai casa e quando ci sto fingo che cucinare non è importante, così apro il frigo e la dispensa e mangio quello che posso mangiare evitando i fornelli per quanto mi è possibile.
Tra l'altro il frigo è quasi vuoto e devo andare a comprare qualcosa per pranzo altrimenti mi toccherà cucinare. Peccato poi, perchè io cucino davvero bene.

sabato 14 luglio 2007

a galla nella folla

Certo è che dovrei superare quella resistenza alla vanità e cominciare a dire a qualcuno di questo spazio qua.
Intanto oggi la mia anima è stata un po' a galla perchè ho goduto della buona compagnia di B e di G detto P.
Nono
stante i giorni di ferie presi, sono stanca, stanchissima, e ho sonno, quel sonno arretrato mai appagato completamente perchè interrotto. 11 ha avuto disturbi intestinali e per le ultime 4 notti ho duvuto accompagnarlo fuori per fare i bisogni: mi svegliava, piangendo, o dovrei dire guaiendo, (certo era che soffriva e si lamentava) quasi puntuale: alle 2 e alle 4,30 del mattino. Povero! Appena aprivo il portone si dirigeva come una scheggia verso il primo spazio d'erba disponibile (ma ogni volta un po' più in là) per fare la sua cacchetta disturbata.

Solo la terza sera mi sono decisa a cercare una felpa per coprirmi...Poi non riuscivo più a prendere sonno e più temevo di non sentire la sveglia per andare dalla mia nipotina e più non riuscivo a prendere sonno poi ancora qualche lamento di 11 e più si lamentava più rimpiangevo di avere un cane, e più rimpiangevo di avere un cane piu mi sentivo in colpa e poi sensi di colpa mi tolgono il sonno...

Stasera, che avrei potuto dormire, esco e vado a fare il primo bagno di folla in centro di Umbria Jazz 2007...spero di non affogare.

giovedì 12 luglio 2007

rito di passaggio

cosa buffa questo blog.
da questa mattina non riesco a pensare ad altro
cosa ci scrivo cosa ci metto a chi lo dico a chi no foto sì foto no e in caso quale.
la prima a cui l'ho detto e stata naturalmente Bi perchè è venuta a casa mia poco fa per usare il computer per scrivere un racconto che deve consegnare al suo amico Gi.
si è congratulata
il blog come rito di passaggio

imparare a nuotare

Nessuna presunzione se non per la MIA anima!
Nessuna intenzione di dispensare consigli, tantomeno di proporre modelli.
Inutile (o forse no) dire quanto questa del blog sia per me una vera impresa...di fronte alla quale mi sento incapace e non adeguata.
Forse ci sarà una fuga non appena l'impresa mi chiederà di più, oppure un inaspettato legame scongiurerà l'abbandono.
Questo anche perchè non ho ancora fatto la pace con la mia vanità e mi sento un bluff. Dentro e fuori.
Aspetto le onde, salto e mi giro... Fin tanto che i piedi toccano.
E' che io VERAMENTE dovrei imparare a nuotare.