giovedì 17 gennaio 2008

chi non blogga non esiste...

...mi ha detto qualcuno una settimana fa.

mi suona da allora in testa un po' come chi non lavora non fa l'amore...la melodia intendo.
volevo leggere tutti i post persi ma mi veniva da commentare questioni e appunti oramai superati e mi son detta che erano occasioni perse e ciò che è perso è perso è perso è perso è perso... ricominco da qui, dal presente, da questo momento.

ho molte cose da dire
per lo più vaghe e imprecise.

e cambio idea spesso


casa nuova mi piace, passeggio sotto la pioggia con 11 che scorrazza intorno e i vicini, immagino, pensano che non so' schietta.

cazzo, esisto, certo che esisto!

giovedì 29 novembre 2007

solo per dire che sono tornata...

in realtà non è che sono partita. mi sono piuttosto allontanata...decisamente allontanata. non c'è stato un giorno in cui non abbia pensato al mio blog e soprattutto a quelli degli altri: chissà che cosa scrivono, chissà che cosa si scrivono. dopo tutto questo tempo sono un po' intimidita...come se dovessi chiedere permesso per entrare in casa mia. a proposito di casa, quello è ancora un problema aperto ma preferisco non parlare di quelle cose che non so risolvere e che mi fanno soffrire.
come sto?
arranco come al solito tra lavori, teatri (e qui non è che me la tiro!), case, scuole e mi perdo. mi perdo in questi percorsi in cui vorrei almeno un po' trovarmi. ingrasso e decado ogni giorno un po' in uno spazio-tempo sconfinato.
comunque adesso voglio mettermi un po' in paro e leggere tutti i bei post che mi sono persa e poi mi farò risentire.

giovedì 25 ottobre 2007

da dove veniamo noi (?)

E certo che lo scrivo anche io che sabato 27 ottobre, ad Umbertide, presso il centro culturale S. Francesco, alle ore 18.00, c'è la presentazione in anteprima del libro curato da Giovanni Pannacci, "Da dove vengo io", una raccolta di quindici scrittori (tra cui lo stesso Giovanni, Barbara ed io) che raccontano l'Umbria. La presentazione, con l'editore e tutto, avverrà nell'ambito di Umbria libri a Perugia il 10 novembre.

venerdì 19 ottobre 2007

premestrualità

Solita sindrome che non ci credo quasi più tanto è convincente. Infatti mi annebbia a tal punto da credere che sia irreversibile e non temporanea. E mi annoia anche un po'. Perchè io lo so che nasce da un conflitto, che è sempre lo stesso da sempre, con la mia femminilità. E' che suona così banale a dirlo come a scriverlo. Conflitto che si traduce in conflitto con il mondo e con gli altri quando le condizioni mi risultano avverse. Quando non coincidono le mie intenzioni con le mie azioni. Quando stridono le mie emozioni.
Ed è solo l'inizio! E sono giorni difficili al lavoro. E sto pochissimo a casa. E manco ce l'ho una casa che in questi giorni sto a La Goga da Guido e Ilario che neanche ci sono perchè a Gubbio per AltroCioccolato. E come mi sento sola! E non so che indossare sabato prossimo per la presentazione del libro. E vivo accampata da settimane. E lavo sembre gli stessi indumenti con l'ansia che non si asciughino per l'indomani. E prima di un paio di giorni mica ci riesco a recuperare un po d'abiti a casa nuova. E quelle castagne che ho messo sulla stufa quanto cazzo ci mettono a cuocersi!? E mi viene da piangere.

Ho mangiato quelle castagne. Le più grandi han finito di cuocersi intanto che mangiavo le piccole. Va un po' meglio, sento già la serotonina in circolo.

martedì 16 ottobre 2007

un falò andato in fumo...e salsicce

No, un attimo...la giornata da Pat Cost c'è stata, ieri, è stata bella, pochi ma siamo stati bene.
1) non tutti avevano inteso che ognuno avrebbe dovuto portare qualcosa da mangiare o bere
2) ci sono state diverse defezioni
3) non abbiamo fatto il fuoco, un po' per pigrizia, un po' perchè alla fine mi è bastato essere lì in quella compagnia.
marica vincenzo giulia barbara+1 ilaria mario ilario antonella peppe&erminia patrizia l'amico di patrizia che assomiglia a robert de niro che ha ospitato le salsicce nel barbecue e noi nella taverna atelier della moglie che è un artista che fa performance.

martedì 2 ottobre 2007

sefapestanponsieme

Falò o non falò
si beve
si mangia
si passeggia per la piana di Bevagna.

Poi, quando è l'ora del fuoco
chi vuol bruciare
bruci
chi vuol donare
doni
e chi vuol guardare
guardi.
Se fa' pe' sta 'n po' 'nsieme.

...a casa di Patrizia.
domenica 14 ottobre - h15 (circa)
ma anche prima a chi gli va.



domenica 30 settembre 2007

zavorre.

Da diversi mesi mi sono imposta di interrompere l'acquisto compulsivo di libri, almeno fino a quando non avessi superato il blocco alla lettura che mi afflige oramai da diverso tempo ma che non mi ha mai impedito di acquistarne o farmene prestare di nuovi con la (auto)promessa che prima o poi li leggerò. E' andata piuttosto bene: fatta giusto qualche scivolata. Mi hanno aiutato la precarietà economica e l'assillo continuo dovuto all'ansia per il mutuo e il fatto che non avevo più posto in libreria-mensole-scaffali-scrivania-etc. Non è che ne abbia milioni di libri ma io tendo alla conservazione (senza uso) in generale anche di riviste, opuscoli, brochure, appunti, penne e pannarelli, matite e cere colorate, tempere, portacandele, candele, fermagli e della dispensa avevo già parlato quindi non mi ripeterò. Un po' di tutto, insomma. Esclusi i libri, troppo poco, però, adesso che sto facendo i pacchi per traslocarli in casa nuova, per dividere per categorie. I porta candele e simili finiranno con la roba della cucina; i fogli e tutte le cartelle dei convegni e corsi vari faranno compagnia ai cd musicali; creme e cianfrusaglie da bagno dovranno ospitare materiale da disegno.

Il proposito del falò, nato dal desiderio-bisogno di eliminare il superfluo, vecchio e inutile, mi si sta ridimensionato davanti agli occhi, ma non ci rinuncio: IL FALO' SI FARA' e mi sto organizzando per SABATO 6 OTTOBRE.

Una cosa di sicuro a alto contenuto simbolico è il fatto che conservo le scarpe. No, niente sindrome di cenerentola, credo. Io non è che acquisto scarpe che metto una volta e che poi rimangono a prendere polvere in attesa di un altra giusta occasione. Io di scarpe non ne ho molte e le uso tutte (fino a logorarle talvolta) e, più le ho messe e usate, meno riesco a staccarmene, e, anche non potendo più indossarle non riesco buttarle...

E' che ho bisogno di spazio interiore per fare spazio ad un rinnovamento e invece mi dilato io e tendo ad accupare altro spazio fuori.Se è questo il mio salvagente sarà il caso che io impari a nuotare...o cominci ad andare in bicicletta!

lunedì 24 settembre 2007

ah, per il falò:

(passerà settembre)
Probabilmente nel primo fine settimana di ottobre, in un giorno da definirsi tra venerdì, sabato e domenica.
A casa di Patrizia Cost. a Bevagna.

carogne e vespe carogne

(primo post un po' scientifico)

Le api fanno il miele, pungono di rado e, se pungono, poi perdono il pungiglione e muoiono (e qui credo ci sia stata una defaiance del Creatore) e comunque sono utili appunto perchè permettono l'impollinazione incrociata (eh?). Ma le vespe...?
Stamattina, mentre passeggiavo e giocavo con 11, lui (oppure esso, come più si addirebbe a animali e cose!?), grazie al suo fiuto radar, mi ha svelato uno spettacolo davvero raccapricciante: una talpa, morta messa di lato con in evidenza una zampetta scavatrice rosa e ciccia che mi pareva una manina, aveva una lacerazione che lasciava scoperto il costato ancora rosso di sangue e carne e che fungeva da varco a sei-sette fameliche vespe che succhiavano avidamente le carni della povera talpa.
Ecco...non me l'aspettavo. Chiaramente, mi rendo conto che la talpa dovrebbe essere morta per cause naturali oppure per via di un qualche altro animale (se non addirittura per una faida tra simili!...a questo punto) e non certo uccisa delle vespe, che se la saranno trovata già bell'e morta e succulenta, riversa a pancia all'aria e con un buco sull'addome ma...questo episodio non rientrava nel mio (dis)ordine di idee. Non che ne avessi di precise riguardo le vespe a parte, certo, poca simpatia per via di qualche puntura ricevuta.
Per la rilevanza della (mia) scoperta scientifica avrei pure fatto una foto ma (fortunatamente?) non avevo il telefono. Mi sono limitata ad avvicinarmi il più possibile, fino a quando un paio di vespe hanno distolto l'attenzione dal cadavere per ronzarmi in torno, alchè ho ritenuto sensato dovermi allontanare.

Tornata in casa mi sono premurata di fare una ricerca per scoprire che

Le api e le vespe appartengono all'ordine degli imenotteri (ali membranose).Gli imenotteri comprendono molte specie utili, solo poche specie sono dannose perché fitofaghe.*

Allora, passi che debbano mangiarsi qualche ragnetto, mosca, farfalla, bruco,...ma una talpa?! Del resto poi, non mangiamo anche noi carogne di animali più grandi noi (p.e.: maiali obesi, bovini, cavalli...) e non costringiamo i nostri animali domestici a fare lo stesso? Sembra così innaturale, se ci penso, anche se la scena di questa mattina dimostrerebbe il contrario.

Mi sa che ritorno ad essere vegetariana.

*Il fitofago si nutre prelevando il contenuto di singole cellule o erodendo parti porzioni di tessuto o sottraendo liquidi interni.
(ma fito non fa riferimento al mondo vegetale? o anche quello animale?)

sabato 22 settembre 2007

chi ruba i bambini a chi

(primo post un po' politico)

I signori e le signore del nostro Comune di Perugia arrancano per non lasciarsi sommergere dall'onda politica che sta attraversando il Paese e che sta finalmente rivelando come vittime di tratta e sfruttamento minorile quelle che vengono percepite fastidiose, scomode e moleste presenze. Assessori e Dirigenti del nostro Comune di Perugia si sono accorti del cocente problema dei giovanissimi mendicanti rom, zingari, romeni e slavi che accattonano e rubacchiano per la città, come se fossero arrivati dal giorno alla notte senza alcun preavviso e non come se queste fossero delle costanti o periodiche presenze delle quali, certo, non si può negare l'aumento. I signori e le signore del nostro Comune di Perugia ora hanno a che fare con una popolazione per lo più nomade e senza fissa dimora, con legami familiari estranei e dubbi, ma anche con famiglie che abitano delle case e addirittura con capi famiglia che lavorano. Sembra impossibile però attuare delle distinzioni tra chi effettivamente sfrutta e chi no, chi abusa e chi no, chi tratta e chi no, i propri figli e quelli degli altri. Il chi no è un insieme di sfumature a noi incomprensibili e spesso inaccettabili quando parliamo di zingari, ma necessarie poichè nelle loro culture pare consuetudine che i bimbi facciano questo (accattonaggio e furto) e che l'attività dei più piccoli integri (e/o nasconda?) i ben più (o meno?) proficui giri d'affari dei grandi. D'altro canto nella nostra cultura e nel nostro immaginario pare non concepibile che possano fare altro, poichè occupano già un posto ben preciso da decenni, da secoli, da sempre: un posto che prima che a loro apparteneva a qualcun'altro e nel quale, caso mai dopo di loro, ci riserveremo di relegare chissà chi.
Lavorando io con altri colleghi nel servizio di Pronta Accoglienza Minori del Comune di Perugia, al quale da anni vengono affidati i minori in questione da questura e caserme e comandi vari, per riaffidarli a (seppur sedicenti) parenti e genitori, non vorrei sentirmi una ladra di bambini, dal momento che l'assessore Tal de'Tali ha detto alla dirigente Caia che ha detto all'assistente sociale Tizia che il servizio deve vagliare e verificare se i rapporti di parentela sono effettivi oppure no e pertanto non può riaffidarli a nessuno ma tenerseli nella sottospecie di comunità (di Pronta Accoglienza, appunto) contro la loro volontà e con quasi nessuna prospettiva o proposta decente fino a quando, se non sono già riusciti a scappare dalla finestra, il sedicente parente mostrerà il documento d'identità più vero che c'ha a chi di dovere.



Adesso, i signori e le signore del nostro Comune di Perugia mica pagheranno gl'anni di superficialità e mancanza di volontà politica nell'affrontare e capire la tematica rom, e di effettuare opportuni interventi, rischiando di praticare ancora proprio quell'angoscia che da sempre accompagna e caratterizza la presenza degli zingari? Il furto di bambini.

martedì 18 settembre 2007

pronta per cominciare

stranamente contenta di essere tornata a perugia. ospite alla goga per questa prima notte. certa che domani sarà un buon risveglio.