sabato 28 luglio 2007

parallele

ieri sera in piazza IV novembre per il festival del fado una platea su sedie recintate e culi in piedi tutto intorno apprezzavano i musicisti seduti su altre sedie sulle scalette del duomo.
sono con la B che già ha scambiato parole sulla serata con l'assessore alla cultura. poco più in là inizia un altro spettacolo di due (credo) marocchini, (probabilmente) spacciatori e (sicuramente) sotto l'uso di qualche sostanza. uno alla guida di uno scooter sembra voglia impedire che l'altro più piccoletto gli tiri via il mezzo da sotto il sedere. dopo sembra che sia proprio il primo il più cattivo. parlano in arabo ma, più che altro, a noi che non siamo vicinissime, giunge la comunicazione non verbale che i dua hanno messo in scena, totalmente incuranti della quantità di gente intorno a loro. la dinamica non si esurisce subito, i due si spingono, si strattonano, si allontanano, poi si rispingono, strattonano, allontanano e ripigliano un po' di volte senza incrementare il livello di pacata violenza che hanno adottato. l'assessore guarda la scena e parla al telefonino (con le forze dell'ordine?), i musicisti del fado lassù suonano il fado, un ragazzo con un teleobiettivo tenta di fotografare la lite, qualcuno disprezza, altri ignorano. la contesa, forse proprio dello scooter, termina quando il cattivo, che aveva mantenuto il casco in testa, prende per la maglia il piccoletto, lo spinge fino al muro e, invece di accoltellarlo, come oramai credo possibile, ci parla ancora un po' in maniera apparentemente persuasiva per poi lasciarlo lì, raggiungere lo scooter e ripartire con quell'altro che gli urla qualcosa dietro fingendo d'inseguirlo (ma più perchè il pubblico se lo aspetta che per reale intenzione).

lunedì 23 luglio 2007

pittoreski

ohmmioddio! c'è 'sto film su canalecinque su 'st'americana-scrittrice che divorzia, fa un viaggio in toscana e a cortona compra una casa-mezzo-rudere da una nobile. comincia a frequentare tutta una serie di pittoreschi personaggi, di seduttori latini e operai polacchi (che forse è la cosa più interessante del film)...orribile, scontato è dire poco o forse troppo. brutto, sì, brutto. c'è pure una comparsata di monicelli. romanticismo affettato come mortadella. scadente.
per fortuna domani devo svegliarmi presto e questo mi fornisce una scusa per andare a letto fra un po'. altrimenti sarei anche capace d'aspettare la fine per rincuorarmi quando incontrerà l'amore. e se non incontrerà l'amore incontrerà almeno se stessa. una vera lezione di vita.

con mio grande stupore, mentre scrivevo le ultime 5 righe, l'americana-scrittrice fa una gita a roma e, per sfuggire a tre coatti che, nel tentativo di rimorchiarla, la inseguono per le vie della capitale, si scontra-incontra con l'affascinante marcello che altro non è che raul bova. continua con lui la gita fino a positano per altri luoghi assai pittoreschi...e ci scappa pure la ricetta del limoncello!
sono pronta per andare a dormire.

giovedì 19 luglio 2007

inconvenienti

In troppi, oggi, penseranno, diranno o scriveranno che fa troppo caldo. Al limite del sopportabile.
Il povero 11 se ne sta sulla sua brandina quasi esanime. Qualche rumure da giù lo desta ma ha appena la forza di rompermi i coglioni per supplicarmi di farlo scendere in cortile e vedere cosa succede, poi desiste. Mi lecca svogliato un po' i piedi e si butta sul fresco pavimento. Mi fissa interrogativo. Sul troppo caldo, credo. Lo guardo senza risposte. Si rialza e si ributta sulla brandina.

11 adora leccare i piedi. Di chiunque. Predilige i miei. Innanzitutto perchè sono l'umana che lo ha adottato e in secondo luogo perchè sono quelli più spesso a sua disposizione. Fin da quando era cucciolo.
I primi mesi mi infastidiva un poco ma accettavo di buon grado anche perchè taluni (esibendo grande esperienza) mi rassicuravano: è una cosa da cuccioli, crescendo gli passa e altre cose che si sono rilevate inesatte. Credo che abbia proprio sviluppato una dipendenza dai (miei?) piedi, una sorta di nevrosi.
La veterinaria mi ha addirittura detto che alcuni cani lo fanno con se stessi, leccandosi le zampe e altre parti fino a spellarsi, in maniera davvero ossessiva. L'unico soluzione è provare a "curarli" con dei farmaci inibitori.
Ormai da più di un anno, in genere la sera, concedo ad 11 la sua dose quotidiana di piede. Mi immolo per scongiurare l'uso di psicofarmaci poichè è contrario ai miei costumi. Adesso non mi infastidisce come prima, magari è un po' sconveniente quando ci sono altre persone, se non sono preparate alla cosa, ma non mi disturba più. E' solo uno tra i diversi inconvenienti del condividere spazi e tempi con un animale.

E' arrivato il momento di una passeggiata. Non faccio in tempo ad alzarmi che lui è già alla porta pronto a seguirmi e grato, nonostante il troppo caldo

lunedì 16 luglio 2007

collezionista d'ansia

Comprare libri senza leggerli.Colori senza mai dipingere. Vestiti mai indossati. Cibo che poi verrà buttato o che se ne sta lì a guardarti svogliato ogni volta che apri la dispensa.
Infatti controllando la mia dispensa mi sono accorta che raccoglie un capitale in scadenza o già andato a male: prodotti di una certa qualità come alimenti biologici, etnici, integrali e che fanno tanto bene. Scaduti.
Uno dei motivi per cui lascio scadere il cibo è che ne compro troppo e uno dei motivi per cui ne compro troppo è che...mi placa l'ansia. Prima che smettessi di cucinare non lasciavo scadere il cibo: invitavo qualcuno, in modo da avere una scusa per smaltire, cucinavo le quantità adatte a una famiglia allargata di tipo contadino e al massimo buttavo gli avanzi dopo qualche giorno di frigorifero. Anche cucinare mi placa l'ansia, ma adesso non cucino quasi più e il 50% della mia ansia se ne sta in dipensa ad aspettare di essere cucinata.
Comunque anche avere una collezione di alimenti mi tranquillizza in quanto so che, se mai mi venisse voglia di cucinare, potrei scegliere tra una varietà di ottimi prodotti...sempre che non siano scaduti.
Uno dei motivo per cui non cucino più è che non sto quasi mai casa e quando ci sto fingo che cucinare non è importante, così apro il frigo e la dispensa e mangio quello che posso mangiare evitando i fornelli per quanto mi è possibile.
Tra l'altro il frigo è quasi vuoto e devo andare a comprare qualcosa per pranzo altrimenti mi toccherà cucinare. Peccato poi, perchè io cucino davvero bene.

sabato 14 luglio 2007

a galla nella folla

Certo è che dovrei superare quella resistenza alla vanità e cominciare a dire a qualcuno di questo spazio qua.
Intanto oggi la mia anima è stata un po' a galla perchè ho goduto della buona compagnia di B e di G detto P.
Nono
stante i giorni di ferie presi, sono stanca, stanchissima, e ho sonno, quel sonno arretrato mai appagato completamente perchè interrotto. 11 ha avuto disturbi intestinali e per le ultime 4 notti ho duvuto accompagnarlo fuori per fare i bisogni: mi svegliava, piangendo, o dovrei dire guaiendo, (certo era che soffriva e si lamentava) quasi puntuale: alle 2 e alle 4,30 del mattino. Povero! Appena aprivo il portone si dirigeva come una scheggia verso il primo spazio d'erba disponibile (ma ogni volta un po' più in là) per fare la sua cacchetta disturbata.

Solo la terza sera mi sono decisa a cercare una felpa per coprirmi...Poi non riuscivo più a prendere sonno e più temevo di non sentire la sveglia per andare dalla mia nipotina e più non riuscivo a prendere sonno poi ancora qualche lamento di 11 e più si lamentava più rimpiangevo di avere un cane, e più rimpiangevo di avere un cane piu mi sentivo in colpa e poi sensi di colpa mi tolgono il sonno...

Stasera, che avrei potuto dormire, esco e vado a fare il primo bagno di folla in centro di Umbria Jazz 2007...spero di non affogare.

giovedì 12 luglio 2007

rito di passaggio

cosa buffa questo blog.
da questa mattina non riesco a pensare ad altro
cosa ci scrivo cosa ci metto a chi lo dico a chi no foto sì foto no e in caso quale.
la prima a cui l'ho detto e stata naturalmente Bi perchè è venuta a casa mia poco fa per usare il computer per scrivere un racconto che deve consegnare al suo amico Gi.
si è congratulata
il blog come rito di passaggio

imparare a nuotare

Nessuna presunzione se non per la MIA anima!
Nessuna intenzione di dispensare consigli, tantomeno di proporre modelli.
Inutile (o forse no) dire quanto questa del blog sia per me una vera impresa...di fronte alla quale mi sento incapace e non adeguata.
Forse ci sarà una fuga non appena l'impresa mi chiederà di più, oppure un inaspettato legame scongiurerà l'abbandono.
Questo anche perchè non ho ancora fatto la pace con la mia vanità e mi sento un bluff. Dentro e fuori.
Aspetto le onde, salto e mi giro... Fin tanto che i piedi toccano.
E' che io VERAMENTE dovrei imparare a nuotare.