domenica 30 settembre 2007

zavorre.

Da diversi mesi mi sono imposta di interrompere l'acquisto compulsivo di libri, almeno fino a quando non avessi superato il blocco alla lettura che mi afflige oramai da diverso tempo ma che non mi ha mai impedito di acquistarne o farmene prestare di nuovi con la (auto)promessa che prima o poi li leggerò. E' andata piuttosto bene: fatta giusto qualche scivolata. Mi hanno aiutato la precarietà economica e l'assillo continuo dovuto all'ansia per il mutuo e il fatto che non avevo più posto in libreria-mensole-scaffali-scrivania-etc. Non è che ne abbia milioni di libri ma io tendo alla conservazione (senza uso) in generale anche di riviste, opuscoli, brochure, appunti, penne e pannarelli, matite e cere colorate, tempere, portacandele, candele, fermagli e della dispensa avevo già parlato quindi non mi ripeterò. Un po' di tutto, insomma. Esclusi i libri, troppo poco, però, adesso che sto facendo i pacchi per traslocarli in casa nuova, per dividere per categorie. I porta candele e simili finiranno con la roba della cucina; i fogli e tutte le cartelle dei convegni e corsi vari faranno compagnia ai cd musicali; creme e cianfrusaglie da bagno dovranno ospitare materiale da disegno.

Il proposito del falò, nato dal desiderio-bisogno di eliminare il superfluo, vecchio e inutile, mi si sta ridimensionato davanti agli occhi, ma non ci rinuncio: IL FALO' SI FARA' e mi sto organizzando per SABATO 6 OTTOBRE.

Una cosa di sicuro a alto contenuto simbolico è il fatto che conservo le scarpe. No, niente sindrome di cenerentola, credo. Io non è che acquisto scarpe che metto una volta e che poi rimangono a prendere polvere in attesa di un altra giusta occasione. Io di scarpe non ne ho molte e le uso tutte (fino a logorarle talvolta) e, più le ho messe e usate, meno riesco a staccarmene, e, anche non potendo più indossarle non riesco buttarle...

E' che ho bisogno di spazio interiore per fare spazio ad un rinnovamento e invece mi dilato io e tendo ad accupare altro spazio fuori.Se è questo il mio salvagente sarà il caso che io impari a nuotare...o cominci ad andare in bicicletta!

6 commenti:

Serena ha detto...

Praticamente, è come se sentissi parlare me, quando leggo te...
Questa tendenza all'accumulo quasi indiscriminato, è una delle manifestazioni della mia compulsività, il tutto aggravato dal mio disordine.
La settimana scorsa sono andata dal mio medico antroposofo e, tra le altre cose abbiamo parlato anche dell'accumulazione: il mio problema principale è che il mio pensiero corre, si muove troppo velocemente rispetto alla realtà, dunque, per esso, è tutto "già visto", "già vissuto", quindi sente la necessità di muoverso in maniera vorace nei confronti della conoscenza, tralasciando (o meglio, dando per scontata)l'esperienza del vissuto. Ecco perchè, probabilmente, sono "afasica" rispetto alla vita vissuta.Posso cominciare a risolvere questo problema eliminando e regalando tutto ciò che non uso, compresi i libri e contemporaneamente osservando di qualità è fatta il mio pensiero, non cosa penso, ma come penso.
Devo promuovere il falò anche tra i miei amici qui in Trentino.

scintilla ha detto...

Praticamente, è come se sentissi pensare me, quando leggo te... effettivamente avevo anch'io pensato di regalare alcune cose, tipo libri, disegni,abiti o troppo larghi o troppo stretti o altro, ma sarebbe stata una forzatura in quanto ne sono ancora troppo gelosa. Così mi sono imposta di eliminare l'eliminabile (il falò), riciclare il riciclabile e dopo fare i conti con quello che mi resta, perchè ci sono cose che, sì, non sono ancora vissute, ma dalle quali non riesco a separarmi forse perchè sono mie proiezioni in avanti del pensiero e della realtà. Impedendomi per un po' di aggiungere ciò che non mi è indispensabile, la riserva dovrebbe andare ad esaurirsi, prima o poi. non riesco a piegarmi all'idea di regalare qualcosa perchè non so che farmene (del tipo vestiti ai poveri). Proprio perchè il pensiero corre troppo veloce rispetto alla realtà, una parte di me sa che non posso creare uno scarto irraggiungibile.

Anonimo ha detto...

Che il pensiero si comporti così è un po' nella sua natura, il problema è quando comincia ad avere un posto di primo piano rispetto alla nostra interezza che non riducibile, appunto, al solo pensiero. Mi piacerebbe parlare meglio di questa cosa, e della mia esperienza di meditazione che mi ha portato a scoprire una dimensione più completa, meno mentale di me e del mondo, e l'effetto è stato proprio quello di avere più azione e meno seghe mentali...(semplificando molto). Mi riprometto di farlo, ora devo preparare per il trasloco. Pensando al "falò" non credo di aver voglia di bruciare nulla, in effetti è più nelle mie corde regalare o mettere da parte qualcosa che so mi ispirerà un nuovo utilizzo, l'idea di distruggere delle cose non mi prende, e quindi nonostante la mia adesione iniziale ...mi sa che non avrò materiale :)

Serena ha detto...

AMICI ANDATE SUL SITO


www.free-burma.org

è PER UNA MANIFESTAZIONE VIA-BLOG CHE SI TERRà IL 4 OTTOBRE

Anonimo ha detto...

ehm...per la serie la coerenza..proprio oggi mi sono recata a casa mia per prendere un po' di roba da portare nella casa di norcia...poi ho riflettuto su cosa può andare a casa del mio fidanzato...e poi si..ecco avrei fatto sul momento un bel falò :)))di quasi tutto il resto, non molto, en effet.ma pazienza.
a presto e baci a tutti/e

Anonimo ha detto...

good start